(AdnKronos) – Passando all’offerta, la riduzione dei consumi non ha fermato neppure in ottobre il forte aumento delle iniezioni nette negli stoccaggi sostenuto da maggiori importazioni. Nello specifico a dispetto della domanda in calo l’import è aumentato di circa 580 mln mc o del 13,9% a 4.751,4 mln mc (-4,8% sul 2013), quasi tutti finiti negli stoccaggi, che hanno registrato iniezioni nette per oltre 506 mln mc (+175,7% sul 2014, -39,2% sul 2013 quando un ritardo nelle allocazioni della capacità rese necessaria un’accelerazione finale delle iniezioni). Secondo Gas Storage Europa al 1 novembre gli stoccaggi italiani erano pieni al 97% contro una media dell’83,8% dell’Ue28.
La produzione ha invece ceduto il 6,6% a 532,1 mln mc (-17,9% sul 2013). Analizzando l’import per fonte, a dispetto dei consumi cresce del 58% sul 2014 l’import dalla Russia che si conferma di gran lunga prima fonte a 2.431,7 mln mc, superando i volumi già da record del 2013. Balzo del 345% circa anche per il gas algerino che con 669,2 mln mc resta tuttavia su livelli modesti rispetto alla capacità del gasdotto. Compensano i volumi dal Nord Europa più che dimezzati (-64,1%) a 525,4 mln mc. Stabile la Libia a 588 mln mc mentre continua a crescere a 527,6 mln mc l’output del terminal Gnl di Rovigo (+22,2%). Sempre fermo il terminal di Livorno mentre a Panigaglia lo svuotamento del serbatoio in vista di un intervento di manutenzione ha portato all’immissione in rete di 9,1 mln mc.
A livello cumulato nei primi 10 mesi le importazioni aumentano del 7,9% a 49.783,7 mln mc (+0,2% sul 2013), la produzione scende del 6,6% a 5.356,2 mln mc (-14,5% sul 2013) mentre nei sei mesi della stagione di iniezione le immissioni nette si attestano a 10.7814 mln mc, in aumento del 21,4% sullo stesso periodo del 2014 e del 17,3% sul 2013.