Home Attualità Gerrard-Liverpool addio al veleno, il futuro è nei Galaxy

Gerrard-Liverpool addio al veleno, il futuro è nei Galaxy

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Liverpool, 7 gen. (AdnKronos) – Il futuro di Steven Gerrard è nei Los Angeles Galaxy. La conferma arriva direttamente dal tecnico del team californiano, Bruce Arena, che in un’intervista al Los Angeles Times annuncia che il centrocampista si unirà alla squadra alla fine della sua ultima stagione con il Liverpool. “Gerrard arriverà a luglio. E’ un giocatore di qualità”, dice Arena al quotidiano statunitense.
L’ufficialità dell’accordo da parte dei Galaxy è imminente e potrebbe arrivare già nella giornata odierna: il giocatore 34enne firmerà un contratto di 18 mesi e inizierà quindi una nuova avventura nella Major League Soccer dopo un’intera carriera ad Anfield Road.
Lo storico capitano del Liverpool aveva annunciato già nei giorni scorsi il divorzio dal club, dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del suo contratto. E oggi, dalle colonne del quotidiano Liverpool Echo, Gerrard accusa i Reds di non aver fatto nulla per trattenerlo: “Non me ne sarei mai andato se il Liverpool mi avesse offerto il rinnovo durante la pre-season”, dice a chiare lettere Gerrard, spiegando che “questo periodo fra l’estate e la fine di novembre mi ha dato il tempo per pensare”.
“Non è colpa di nessuno e non sono arrabbiato per questo. Ci sono altre persone in squadra e il club aveva altre cose di cui preoccuparsi. Non sto puntando il dito contro il tecnico (Brendan Rodgers, ndr) o chiunque altro nel club”, precisa il centrocampista, a cui il manager aveva prospettato nei mesi scorsi un possibile impiego part-time per il futuro. “E’ stata dura, ma ho capito”, dice Gerrard riferendosi al colloquio con Rodgers.
“E’ stato molto amichevole e tutti sanno quanto io rispetti Brendan. Il nostro rapporto è ottimo, lui è stato un allenatore fantastico per me e l’unico rammarico è di non avere lavorato con lui quando ero più giovane. Ma da un punto di vista professionale -spiega- tutti sanno cosa mi piace e cosa voglio. Da quando avevo 16 anni, inizio ad allenarmi il lunedì mattina per giocare 90 minuti il weekend successivo. Ho sempre lavorato duramente tutta la settimana per far sì che il mio rendimento in partita sia quello giusto. Quando arrivi al punto che non sai se giocherai dall’inizio oppure no, tutto cambia”.