Palermo, 7 gen. (AdnKronos) – Il boss mafioso Bernardo Provenzano, ricoverato in ospedale per le sue gravi condizioni di slaute, resta al 41 bis. Niente revoca del carcere duro per il boss di Corleone, come chiesto dal suo legale Rosalba Di Gregorio. Il Tribunale di sorveglianza di Roma ha respinto dell’avvocato Di Gregorio, come conferma lo stesso difensore. I magistrati, nel provvedimento, spiegano che, nonostante il capomafia sia in condizioni gravissime, resta il pericolo che possa avere contatti con Cosa nostra. Provenzano, come dicono gli stessi g non giudici, non riesce a tenere l’attenzione per più di qualche secondo. “Tuttavia – scrivono – non è venuto meno il pericolo che Provenzano, capo indiscusso di Cosa nostra e punto di equilibrio tra le sue varie componenti, possa mantenere i contatti con l’organizzazione”. I giudici sono convinti che il deficit mentale “non esclude in termini di certezza che il boss possa impartire direttive criminali anche attraverso i familiari”.