Home Nazionale Giustizia: pm Agueci, politica in crisi si rivolge ai magistrati

Giustizia: pm Agueci, politica in crisi si rivolge ai magistrati

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Palermo, 7 feb. (AdnKronos) – “La società di oggi ripone aspettative sempre maggiori nella magistratura. E così pure la politica che, forse per la sua crisi di autorevolezza, chiama sempre più spesso i magistrati a ruoli di governo o istituzionali. Il magistrato è destinato all’applicazione della legge ed è soggetto unicamente alla legge. In ciò risiedono i confini dell’etica professionale del magistrato e la sua indipendenza, grazie alla quale un cittadino sa che il giudice o il pubblico ministero davanti al quale si trova è una persona libera”. Così il Procuratore aggiunto di Palermo, Leonardo Agueci intervenendo al convegno su etica delle professioni intellettuali, organizzato dall’Ordine degli ingegneri. “L’indipendenza – ha aggiunto Agueci – non deve subire condizionamenti per interessi personali o di carriera, per finalità economiche o politiche, né per qualsiasi altro motivo. Né il giudice preoccuparsi degli effetti riflessi di una sentenza sul piano economico, politico o sociale, perché ciò sarebbe contro l’etica professionale. È una questione venuta alla ribalta, per esempio, nel caso dell’Ilva di Taranto”.
“Detto incidentalmente che, a mio avviso, l’indipendenza dei magistrati requirenti risulterebbe attenuata dalla separazione delle carriere, l’addebito peggiore che spesso viene fatto è la mancanza di imparzialità, ed è quindi importante che al senso di indipendenza corrispondano non solo i comportamenti del magistrato ma anche la sua immagine. Gran parte dei giudici accusati di aver emesso sentenze politiche non aveva, in realtà, vicinanza a un partito, mentre altri, mai contestati sotto questo profilo, hanno poi mostrato di riferirsi a una parte politica – aggiunge Agueci – Anche la degenerazione del correntismo interno alla magistratura potrebbe essere fonte di condizionamenti”. Si è parlato quindi di indipendenza “come unità di misura dell’etica professionale dei magistrati”. di “necessità di rapportare la deontologia professionale al canone europeo “professione uguale impresa economica”” e di “importanza dell’autoregolamentazione per frenare comportamenti scorretti e de-professionalizzazione”.