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Il volontario nel parco si apre a Festasaggia

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Il volontario nel parco si apre a Festasaggia
Parco del Casentino - panorama

Parte in via sperimentale in occasione della Festa del Tortello alla Lastra di Corezzo il 14 e 15 agosto

Nel prossimo turno di volontariato dal 10 al 23 agosto è prevista un’importante novità: i volontari, dopo un periodo di formazione con gli operatori Slow food, faranno animazione per grandi e piccoli sul tema della sostenibilità, delle tradizioni locali e dei prodotti a km zero durante la Sagra del tortello alla lastra a Corezzo, 14 e 15 agosto, e il Gusto dei Guidi a Poppi, 21 agosto inserite tra le Festasagge 2015

Il Servizio di Volontariato è un progetto nato nel 2011, che richiama annualmente al Parco circa 250 volontari tra studenti, universitari e pensionati, provenienti da Torino a Palermo, ma anche famiglie e da quest’anno anche da altri paesi europei in un turno dedicato al volontariato internazionale. I partecipanti sono impegnati nel ripulire tonnellate di rifiuti, rovi, erbacce e rami da sentieri e punti strategici, rappresentano un aiuto prezioso nel monitoraggio faunistico grazie alla collaborazione con Ufficio Pianificazione del Parco, il Corpo Forestale dello Stato nel controllo dello stato dei  bivacchi  e nell’assistenza ai turisti.

“Il volontariato rappresenta per il Parco – ha commentato il Presidente dell’Ente Luca Santini – un progetto di grande valore con l’intento di offrire un’esperienza nella quale, collaborando concretamente con il Parco, ogni partecipante possa capire meglio come funziona l’Ente, quali sono le attività e quali sono i valori naturali da salvaguardare prioritariamente. Un momento unico in un territorio straordinario, ammantato di foreste secolari, attraverso la quale ogni volontario potrà partecipare attivamente a progetti di promozione e conservazione della natura coordinati dal Parco Nazionale Casentinesi.

Unire quindi l’esperienza del volontariato a Festasaggia rappresenta un’ulteriore opportunità in quanto Festasaggia ha come finalità principale quella di avviare un percorso di qualificazione, valorizzazione e promozione delle feste paesane concepite come momenti di socializzazione e di accoglienza, stimolando atteggiamenti di sensibilità ecologica e di riscoperta e salvaguardia dei valori e dei prodotti del territorio”.

Ricordiamo che Festasaggia è un progetto, sperimentato da alcuni anni dall’Ecomuseo del Casentino, e quest’anno viene esportato a tutti i Comuni del Parco del Parco Nazionale nell’ambito del progetto “Oltreterra”.

“Questi primi incontri a Corezzo e Poppi, sostiene Carlo Pedrazzoli del Servizio Pianificazione dell’Ente Parco,  grazie all’affiancamento formativo da parte di Slow Food, sono una prima prova che verrà poi presentata come esperienza da analizzare,  sviluppare, personalizzare nell’ambito di un augurato processo di crescita sia del progetto FesteSaggia che del Sevizio di Volontariato del Parco”.