Agevolazioni per aprire un negozio virtuale. Anche per le piccole imprese agricole, che fino ad oggi hanno visto l’e-commerce come qualcosa di lontano e forse inarrivabile, e che ora potranno tuffarsi nel mercato globale. In provincia di Arezzo sono ancora molte la aziende agricole che non hanno accesso al commercio elettronico. “E’ per questo molto importante – spiega il presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo, Tulio Marcelli – la decisione del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, che ha scelto il sostenere la rivoluzione digitale, quindi la realizzazione e l’ampliamento di infrastrutture informatiche, esclusivamente finalizzati all’avvio o allo sviluppo dell’e-commerce attraverso il credito d’imposta: grazie a questo strumento finalmente anche piccole e medie imprese potranno pensare di avviare il commercio elettronico, attraverso il quale potranno vendere vino, olio, confetture, miele e tutti gli altri prodotti del loro paniere in tutto il mondo”.
“Una piccola azienda familiare – afferma il direttore di Coldiretti Arezzo, Mario Rossi – che fino ad oggi ha sempre visto la rete come un mercato lontano potrà, quindi, pensare di aggredire fasce di consumatori altrimenti irraggiungibili: il livello di digitalizzazione delle imprese agricole a livello territoriale, stesso trend vale per tutto il Paese, è in ritardo ma queste agevolazioni potranno contribuire a portare nel futuro anche le piccole imprese, e su questo Coldiretti Arezzo, già impegnata con forza in area web e con una forte presenza social, darà alle aziende interessate tutto il sostegno necessario per avviare questo importante spazio nel web”.
“A beneficiare dell’agevolazioni – conclude Rossi – sono le piccole e medie imprese, compresi i consorzi e le cooperative, che producono prodotti agroalimentari e sono oggetto di agevolazione le spese sostenute per lo sviluppo e-commerce relative a dotazioni tecnologiche software, progettazione, implementazione e sviluppo dei database e sistemi di sicurezza”.
Il credito d’imposta è concesso per gli interventi realizzati dopo il 14 marzo 2015, data di entrata in vigore del decreto attuativo. La misura del credito d’imposta varia dal 10% al 40% con il limite massimo di 50.000 euro. Il credito d’imposta spettante va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta per il quale è concesso e può essere utilizzato esclusivamente in compensazione. Per ottenere il credito d’imposta si dovrà seguire un iter disciplinato dallo stesso Ministero che può essere scaricare dal sito del Mipaaf. Il termine per la presentazione telematica delle domande è per il 28 febbraio 2016.