Milano, 27 mag. (AdnKronos) – La crescita dell’industria manifatturiera italiana si rafforza e nel 2015 registrerà un aumento dell’1,8%, per mantenere poi ritmi di sviluppo del 2% tra il 2016 e il 2019. È quanto emerge dal Rapporto analisi dei Settori industriali di Intesa Sanpaolo e Prometeia, presentato oggi pomeriggio a Milano. Gregorio De Felice, responsabile degli studi economici di Intesa Sanpaolo, spiega che “si tratta di numeri più rosei rispetto al passato, ma che non nascondono il rischio che questa crescita non sia in grado di trasformarsi da congiunturale a strutturale”.
A contribuire alla crescita è l’accelerazione delle esportazioni (grazie all’euro debole), al recupero della domanda interna, ad un aumento generato dai consumi dei turisti, per Expo a Milano e per il Giubileo a Roma, e al rimbalzo degli investimenti in mezzi di trasporto. “Le condizioni per rendere la crescita duratura – sottolinea De Felice – sono la realizzazione di riforme per migliorare la produttività, maggiori investimenti in ricerca e sviluppo, oltre che sul capitale umano”.
Nonostante i rischi, secondo lo studio il consolidamento della domanda mondiale e la progressiva ripresa della domanda interna garantiranno al manifatturiero italiano una crescita costante del 2% fino al 2019. Il recupero di ulteriori 65 miliardi di euro, dopo i 15 guadagnati tra il 2014 e il 2015, tuttavia lascerà ‘sul campo’, rispetto al picco pre-crisi del 2007, ancora 100mld di fatturato – con numeri peggiori per settori legati a costruzioni e elettronica. (segue)