Home Nazionale Infrastrutture: Nencini, 693 incompiute, già spesi 3 mld, manca 1,5 mld

Infrastrutture: Nencini, 693 incompiute, già spesi 3 mld, manca 1,5 mld

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Roma, 13 gen. (AdnKronos) – Da scuole e asili nido a strade, da loculi cimiteriali alle Vele di Calatrava a Tor Vergata: sono 693 le opere incompiute in Italia, per le quali sono stati già spesi oltre 3 miliardi di euro e per il cui completamento serve 1,5 miliardi di euro. È la fotografia che scatta l’anagrafe istituita presso il ministero delle Infrastrutture e Trasportiche ha cominciato a censire dai primi mesi del 2012 le opere avviate e non concluse. Numeri che crescono a vista d’occhio: se al primo censimento dell’ottobre del 2013, gli interventi al palo erano 593, a fine 2014 questi sono lievitati a ben 693 mentre, intanto, alcune di esse hanno perso la loro utilità rispetto alle finalità per le quali erano state concepite.
A illustrare lo stato dell’arte è stato il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, nel suo intervento al convegno dal titolo ‘Opere incompiute: quale futuro?’, organizzato dal Mit, dall’istituto Itaca e dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome. Un convegno che si è svolto in un luogo simbolo: il Centro dello Sport a Tor Vergata, noto come le ‘Vele di Calatrava’. Opera incompiuta per eccellenza. Il progetto dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava avviato nel 2005 per realizzare un cento sportivo polifunzionale in vista dei mondiali di nuoto del 2009, presso l’area dell’università di Tor Vergata, si è da tempo arenato.
“Il numero di opere incompiute – ha detto Nencini – è destinato a crescere mensilmente se si considera una certa ritrosia degli enti locali a fornire questi dati. Le opere incompiute risultano, a fine 2014, 692 alle quali aggiungiamo ora anche le Vele di Calatrava”. “Tre miliardi sono stati già spesi e per completarle servono 1,5 miliardi: ci sono opere che devono essere concluse il più rapidamente possibile, altre, invece, che – ha riconosciuto Nencini – in corso d’opera hanno perso la loro finalità iniziale a fronte di un mutato contesto”.