Home Nazionale Infrastrutture: Ribolla, al Nord Italia serve hub intercontinentale

Infrastrutture: Ribolla, al Nord Italia serve hub intercontinentale

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Milano, 9 feb. (AdnKronos) – “Lo scenario competitivo è mutato radicalmente negli ultimi decenni. La competizione globale è ormai tra macroaree regionali evolute, con capacità di attrazione di capitale umano e di investimento. Solo con infrastrutture integrate, moderne e pensate ad hoc per i territori la Lombardia può puntare a diventare parte attiva in queste macroaree competitive e sfruttare al meglio le proprie eccellenze quali il medium tech. Lo afferma Alberto Ribolla, presidente di Confindustria Lombardia, alla Mobility Conference 2015.
”Le macroaree -spiega Ribolla- diventano competitive nel momento in cui hanno la capacità di mobilitare uomini e mezzi. E da questo punto di vista siamo penalizzati rispetto ai competitors europei. Basti pensare che tra i primi dieci aeroporti in Europa per numero di passeggeri non è presente nessuno scalo del Nord Italia. Tutte le aree che costituiscono l’ossatura economica d’Europa, ad eccezione del Nord, hanno un aeroporto tra i primi dieci”.
“Per competere non abbiamo scelta: dobbiamo valorizzare al meglio le nostre peculiarità, perseguendo una programmazione strategica di lungo periodo che le esalti. Punto essenziale di questa strategia deve essere il ripensamento del sistema aeroportuale, per esaltare le grandi potenzialità della Lombardia e dell’Italia, e per adattare tale sistema agli obiettivi dell’Ue per le strategie aeroportuali, ovvero: integrare le economie di differenti Stati, sviluppare in modo omogeneo i territori, collegare i centri di eccellenza, aumentare il livello d’interazione fra imprese e cittadini”.
Secondo ribolla ”In un’area chiave come il Nord Italia un hub intercontinentale è imprescindibile per promuovere lo sviluppo e connettere i territori, le persone, le merci e le imprese con il resto del mondo. Auspichiamo quindi che il Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale vada in questa direzione e sia basato su principi di razionalizzazione, specializzazione e integrazione”.