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Istat: Capone (Ugl), povertà si combatte solo con la crescita

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Roma, 15 lug. (AdnKronos) – “La povertà si può combattere solo con la crescita, ma per rimetterla in moto occorrono investimenti e politiche industriali, quelle che l’Ugl, e non solo, sta chiedendo insistentemente da diverso tempo e che invece il governo continua, volutamente o meno, a confondere con salvataggi o con accordi di singoli gruppi industriali”. Ad affermarlo in una nota è il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, commentando i dati Istat sulla povertà.
“Se di fronte ai dati Istat il premier, Matteo Renzi, vede una svolta vuol dire che, oltre ad essere sordo ai nostri allarmi e a quelli più volte scattati nell’economia reale, -sottolinea- non ci vede più tanto bene e ha urgente bisogno di un paio di occhiali. Se, dopo due anni di aumento, l’incidenza della povertà assoluta, pari a ben 4 mln di persone, in Italia si mantiene sostanzialmente stabile, non è certamente merito del governo visto che il bonus degli 80 euro non è andato a loro. Non solo, il Jobs Act con la cancellazione dell’articolo 18, rendendo tutti più licenziabili, rischia di incidere nei prossimi anni con un nuovo aumento della povertà”, rileva Capone.
Per il leader dell’Ugl “i dati Istat svelano anche la pericolosa scelta del governo Renzi di abbandonare il Sud al suo destino. Il Mezzogiorno infatti non sta beneficiando nemmeno del bonus occupazionale, visto che l’occupazione rimane largamente stagionale ed occasionale, mentre ne stanno approfittando le regioni del centro nord, in cui vi è un tessuto produttivo più sviluppato. Sarebbe inoltre mal riposta la speranza di ridurre la sacca della povertà nei fondi comunitari, visti i risultati non brillanti di Garanzia giovani e il ritardo con il quale si sta avviando la nuova programmazione”, conclude.