Roma, 1 ott. (AdnKronos) – “La buona notizia dell’incremento di potere d’acquisto delle famiglie è purtroppo accompagnata dalla cattiva motivazione della persistente quasi deflazione. Si tratta di un fenomeno europeo che ancor più preoccupa perché si produce nonostante le straordinarie immissioni di liquidità della Bce. Ovvero la leva monetaria non sta funzionando come ha funzionato nella flessibile società americana perché, ove più ove meno, la società europea è rigida e contratta”. Lo scrive Maurizio Sacconi, presidente della Commissione lavoro del Senato, nella sua rubrica quotidiana pubblicata sul blog dell’Associazione amici di Marco Biagi (www.amicimarcobiagi.com)
A ciò, sottolinea Sacconi, “si aggiunga l’indebolimento delle economie emergenti, il probabile rialzo dei tassi americani e l’immanente pericolo di una crisi finanziaria. In questo contesto l’Italia rimane anello debole soprattutto per il suo grande debito combinato con la sua difficoltà di crescere. Per non dire del suo declino demografico. Se ne devono dedurre politiche di crescita che non aumentino il disavanzo e il debito”.
Torniamo alla ripresa dei consumi, conclude Sacconi, “riducendo la pressione fiscale come effetto del controllo della finanza regionale e locale. E alla possibile liberazione della offerta produttiva rimuovendo i lacci e laccioli di origine ideologica”.