(AdnKronos) – Il 24 maggio 2012, viene ricordato nel rapporto, è stata firmata una Dichiarazione di Partenariato Strategico che ha migliorato ulteriormente le relazioni bilaterali. Oggi sono oltre 300 le sedi di imprese italiane (senza contare le attività ricettive e alberghiere), con prevalenza nei settori metal-meccanico, dei materiali per l’edilizia, degli articoli in gomma e materie plastiche, dei prodotti chimici e fibre sintetiche.
I principali settori di esportazione per l’Italia sono la meccanica strumentale (33%), la metallurgia (14%) e gli autoveicoli (12%).
A favorire il business climate, si legge ancora, contribuiscono diversi fattori. Anzitutto il nuovo ciclo politico mirato a rilanciarne l’immagine e il potenziale economico del paese nella regione e nel mondo dopo l’elezione a presidente della repubblica di Enrique Peña Nieto (Primo luglio 2012. Il suo ‘Pacto por México’ è un piano di riforme trasversali riassunte in 95 impegni che riguardano principalmente i settori dell’energia (apertura ai privati sia nel campo petrolifero sia nel mercato dell’energia elettrica), delle infrastrutture (con un piano nazionale 2014-2018 da 600 miliardi di dollari), delle telecomunicazioni (apertura alla concorrenza e a investimenti esteri), del fisco, del lavoro, dell’istruzione, della sicurezza e della giustizia. Importante è anche la politica di apertura economica e commerciale portata avanti con regolarità nell’ultimo ventennio dai vari governi.