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Jobs act: Unimpresa, da giugno, 66% assunzioni non nuova occupazione

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Roma, 1 mag. (AdnKronos) – “Con il Jobs Act ci saranno 250.000 mila nuovi contratti a tempo indeterminato a partire da giugno, ma due assunzioni su tre saranno legate alla stabilizzazione di precari o alla regolarizzazione di posizioni “in nero”. Così il Centro studi di Unimpresa, dopo che ieri l’Istat ha comunicato che il tasso di disoccupazione è tornato a salire a marzo crescendo di 0,2 punti percentuali (da febbraio) al 13%.
“Dobbiamo confidare nelle nuove regole che tuttavia da sole -sottolinea il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi- non bastano a creare nuova occupazione: per dare possibilità alle imprese di assumere si devono tagliare le tasse”.
Secondo il Centro studi dell’associazione, l’incremento dei contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato previsti dalle nuove norme sulle tutele crescenti sarà legato in parte alla stabilizzazione degli attuali precari (tempo determinato, contratti a progetto, partite Iva), in parte all’emersione di occupazione irregolare o cosiddetta ‘in nero’, in parte a nuove assunzioni di disoccupati in senso stretto derivanti da incremento di produzione e prospettive di crescita delle aziende italiane. Circa il 66% delle assunzioni legate Jobs Act non potrà pertanto essere considerata nuova occupazione. Turismo, agricoltura e servizi i settori che potrebbero sfruttare di più l’intervento normativo.