Roma, 30 mar. (AdnKronos) – “Oggi ci toccherà ancora assistere a una finzione di democrazia. Le scelte che riguardano il nostro destino di cittadini non saranno affrontate infatti dai rappresentanti eletti dal popolo sovrano, nelle sedi istituzionali, ma da un club privato, che oggi raduna il suo direttivo”. Lo scrive, a proposito della Direzione del Pd chiamata a discutere di legge elettorale, ‘Il Mattinale’, che accusa Renzi di voler “usare il Parlamento come una macchina fotocopiatrice delle deliberazioni prese da se stesso e avallate dal prolungamento di se stesso (il Pd è questo ormai, nei suoi organi decisionali)”.
“Questo partito è già ora il Partito Unico Renziano della Nazione”, insiste Il Mattinale, che auspica “una sollevazione coraggiosa della minoranza, che tolga a Renzi i numeri per imporre all’Italia la sua legge elettorale a marce di nuovo forzate. Forza compagni della minoranza del Pd: se cedete oggi, sarete trattati come abiti vecchi, incellofanati e chiusi nell’armadio con la naftalina. Fate in modo che non passi questo modello istituzionale pessimo, fatto di Italicum e riforma costituzionale destinati a consacrare un uomo solo al comando”.
“Ci appelliamo alle autorità dello Stato, a chiunque eserciti una funzione di vigilanza sul cuore democratico della Repubblica, perché una qualche forma di riflessione imponga di frenare la corsa verso un guasto che poi sarebbe quasi impossibile riparare. E’ appropriata qualsiasi forma di opposizione che punti a scuotere le coscienze e a fermare questo treno disastroso di leggi destinato a deragliare dai binari della democrazia”, conclude ‘Il Mattinale’.