Roma, 29 apr. (AdnKronos) – Una “forzatura grave”, finalizzata a ricercare “in maniera populista” il consenso dei Gruppi parlamentari. Il politologo Gianfranco Pasquino boccia duramente la decisione del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, di porre la questione di fiducia sulla legge elettorale. “Un atto possibile -spiega all’Adnkronos- perchè la legge elettorale è una legge ordinaria e su di essa può essere posta la fiducia”.
“Questo non significa che tutte le cose possibili debbano essere fatte. In questo caso siamo in presenza di una forzatura abbastanza grave nei confronti del Parlamento, perchè la legge elettorale attiene al rapporto tra Parlamento ed elettori. Renzi vuole dimostrare la sua forza nei confronti del partito, lo vuole controllare, come dimostra anche la lettera scritta nei giorni scorsi ai responsabili dei circoli del Pd, dove è tra l’altro fuori luogo il richiamo alla dignità. Vuole imporre la sua visione e ricerca in modo direi populista il consenso dei Gruppi parlamentari”.
Quando alla minoranza del Pd, secondo Pasquino “può aver commesso diversi errori, nei modi e nei tempi, visto che avrebbe dovuto dire di no a questa legge elettorale sin dall’inizio, ma Renzi controlla l’assemblea del partito ed è stato abbastanza sordo ad ogni proposta”.