Home Attualità La venditrice a domicilio, sono il datore di lavoro di me stessa

La venditrice a domicilio, sono il datore di lavoro di me stessa

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Roma, 16 mar. (Labitalia) – Quello delle venditrice diretta “è un lavoro che non è mai noioso: lo consiglio a tutti soprattutto alle donne, spesso penalizzate nel mondo del lavoro”. Lo dice a Labitalia Patrizia Pietrini, venditrice diretta per la Guy De Marle (robot da cucina). “Il lavoro della vendita diretta -spiega Patrizia- ci porta a stare in un ambiente familiare, a incontrarci con altre donne, a conoscere le loro esigenze e a trovare soluzioni che possono migliorare la vita. E, poi, il datore di lavoro sei tu stesso: puoi decidere quando, dove e come lavorare, quanto guadagnare. E a fine mese non hai bisogno di chiedere l’aumento: l’aumento te lo dai da sola”.
Petrini lavora da tre anni nelle vendite a domicilio “con enorme soddisfazione -spiega- perchè lavoro con un’azienda leader nel settore della vendita diretta di prodotti professionali e che mi permette di crescere, di gestire il mio tempo”.
Insomma, una scelta positiva. Quello della venditrice non è sempre stato il lavoro di Patrizia. “Ho fatto l’università -racconta- e per mantenermi agli studi ho fatto diversi lavori. Quando sono nate le mie figlie, ho dovuto lasciare la collaborazione che avevo con uno studio perché gli orari erano troppo rigidi e non potevo conciliare il lavoro e la famiglia”.

La svolta è arrivata proprio col lavoro a domicilio: “Entrare invece a far parte di questo mondo mi ha permesso di conciliare questi aspetti entrambi importanti per la vita, lavoro e famiglia”, dice.
La formazione è stata indispensabile. “Grazie alla mia responsabile di zona che mi ha accompagnato e aiutato nei primi passi -ricorda Patrizia- sono riuscita con estrema facilità a inserirmi, a creare un mio giro di clienti e sono nate anche diverse amicizie. Con alcune clienti andiamo a cena insieme e condividiamo le ricette e le nostre esperienze”.
Insomma, vendere a domicilio “è un lavoro che ti arricchisce sempre e comunque, non solo sul piano economico ma soprattutto sul piano personale”, spiega Patrizia che conclude: “Ogni presentazione che facciamo insieme al cooking non è mai ripetitiva: la variante principale sono le persone e ogni ospite nuova in atelier che incontriamo ci arricchisce con le sue osservazioni e i suoi consigli”.