Roma, 2 mar. (AdnKronos) – Seppure in lieve calo, il tasso di disoccupazione al 41,2% “rimane un dato allarmante e insostenibile”. Sono Adusbef e Federconsumatori a mantenere alto l’allarme lavoro nonostante i dati Istat. Secondo uno studio dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, infatti, una famiglia in cui un componente sia rimasto disoccupato nel 2014 registra un calo medio della spesa del 14,8%, pari a 4.181 Euro in meno.
Nel particolare le spese per generi alimentari si contraggono di 342,36 euro, quella per abbigliamento e calzature di 587,29 euro, la spesa per arredamento ed elettrodomestici di 557,20 euro mentre si risparmia pesantemente sulle spese per la salute che registrano un -171,21 e per 337 euro sulla cura della persona. Ma la spesa che le famiglie con un disoccupato tagliano maniera più pesante sono quelle relative ad auto, moto e carburanti che crollano di 1.322,50 euro
“È necessario che il Governo intervenga al più presto per porre fine a questa situazione. La svolta potrà essere segnata dall’avvio immediato ed urgente di un Piano Straordinario per il Lavoro che punti sulla ripresa degli investimenti per lo sviluppo e la ricerca, sulla creazione e la modernizzazione delle infrastrutture, sulla definizione di un programma di rilancio del turismo”, chiedono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef per i quali, “è questa la via maestra per risollevare non solo i redditi di chi ha perso o non trova un posto di lavoro, ma anche per alleggerire il carico che pesa sulle spalle di genitori e nonni che si fanno carico del mantenimento di figli e nipoti disoccupati. Attualmente, infatti, sono le famiglie il reale sistema di welfare del Paese”.