Home Nazionale Made in Italy: Calzolari (Granarolo), norme chiare materie prime in etichetta (3) (2)

Made in Italy: Calzolari (Granarolo), norme chiare materie prime in etichetta (3) (2)

0

(AdnKronos) – Non ci sono quindi molti dubbi riguardo alla direzione che dovrebbe imboccare la nostra industria: esportare verso Usa e Asia. Tanto più che, da un’indagine condotta da Nomisma sui consumatori Usa, emerge che il 57% degli intervistati ha comprato negli ultimi 12 mesi formaggi italiani, contro il 55% che ha acquistato altri cavalli di battaglia del Made in Italy come pasta o olio di oliva.
C’è materia su cui costruire, insomma, anche se l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Simona Caselli, ha suonato la sveglia al settore: “Non capisco – ha detto -perché non possa avvenire con il formaggio quello che è successo con il vino”, dove i piccoli produttori si sono consorziati e così “quando il produttore conferisce le uve, poi gli arriva il valore della bottiglia di Lambrusco venduta in Brasile”. Invece, al produttore di Parmigiano “arriva solo quello che riesce a spuntare all’uscita dal caseificio per una forma che, intera, non vuole nessuno”. È “una questione di volontà e di evoluzione”, ha sottolineato l’assessore.
Le ha fatto eco il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, conscio del fatto che, se le grandi imprese come Granarolo hanno intrapreso la via dell’internazionalizzazione per non finire preda di player esteri, autoconfinandosi in un mercato declinante come quello italiano, le imprese più piccole fanno ancora fatica: “So che ci sono ancora margini per migliorare – ha detto – ma noi abbiamo aperto degli spazi di lavoro. Certo, si può sempre fare meglio, ma non può fare tutto la politica: adesso tocca al settore battere un colpo, perché nessun passaggio come quello che stiamo vivendo viene governato solo dalle leve della politica, in un Paese come questo, dove il ruolo delle organizzazioni di settore è cruciale”.