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Mafia capitale: Procura chiede confisca e misure per principali indagati

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Roma, 12 gen. – (AdnKronos) – Drastiche misure per un gruppo di persone considerate principali esponenti della ‘Mafia capitale’. Le ha chieste la Procura della Repubblica di Roma alla sezione misure di prevenzione che deciderà l’11 maggio prossimo. A subire i nuovi provvedimenti di sorveglianza speciale, di obbligo di firma e di soggiorno obbligato per almeno tre anni e la confisca di beni ora sotto sequestro per un valore di 300 milioni di euro sono come si è detto i principali indagati.
Si tratta in particolare di Massimo Carminati considerato il vertice dell’associazione per delinquere di stampo mafioso, Salvatore Buzzi che amministrava le cooperative, gli imprenditori Cristiano Guarnera e Agostino Gaglianone, Riccardo e Matteo Brugia legati a Carminati, Roberto Lacopo, che gestisce un distributore di benzina in corso Francia, Giovanni De Carlo considerato un boss della criminalità romana, Fabio Gaudenzi che investiva i proventi derivanti dal gruppo mafioso dall’attività svolta e l’ex amministratore delegato dell’ente Eur Riccardo Mancini. Questi è da qualche tempo tornato libero anche se permane l’accusa contestatagli al momento dell’arresto.
A sollecitare i provvedimenti sono stati i pubblici ministeri Paolo Ielo, Giuseppe Cascini e Luca Tescaroli in previsione di un possibile ritorno in libertà degli indagati. come si è detto uno di loro Riccardo Mancini è già tornato in libertà per decisione del Tribunale del Riesame che tuttavia ha confermato l’accusa di essere esponente di una associazione a delinquere di stampo mafioso.