Home Nazionale Milano: da cancelliera a poetessa in carcere, Ambrogino d’oro a Maddalena Capalbi (2)

Milano: da cancelliera a poetessa in carcere, Ambrogino d’oro a Maddalena Capalbi (2)

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(AdnKronos) – Risoluta, appassionata del suo lavoro, ha collaborato ad inchieste importanti condotte da magistrati del calibro di Giuliano Turone, Francesco Di Maggio, il dottor ‘sottile’, alias Piercamillo Davigo all’epoca di Mani Pulite. E poi l’ex procuratore capo, Edmondo Bruti Liberati. Sempre in ufficio, la raggiungevano le sue figlie, all’epoca piccole, Veronica e Mirta. Ed è in ufficio che, divorziata da tempo, ha conosciuto quello che da anni è suo marito: Paolo Barbieri, un giornalista dal carattere a volte un pò ‘ombroso’ ma che ha ceduto alla vitalità contagiosa di Madda.
Proprio lui, racconta oggi Maddalena, l’ha incoraggiata a scrivere. “La passione per la scrittura -dice- l’ho sempre avuta, fin da ragazza. Scrivevo di nascosto perchè in collegio me lo proibivano. Raccoglievo quello che erano le mie emozioni in quaderni dimenticati per anni. Poi Paolo (grande lettore, ndr) ha scoperto in un cassetto alcuni miei appunti adolescenziali e mi ha spronato a proseguire quello che per lui era un talento”.