Roma, 16 set. (AdnKronos) – Giro di vite sulla vendita ai minori di videogiochi violenti e pornografici. Lo chiede una proposta di legge presentata da Scelta civica alla Camera e illustrata nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio. Dai dati di una ricerca del Moige (Movimento italiano genitori) condotta nel 2014 nelle scuole italiane su un campione di 1.845 minori di età compresa tra gli 11 e i 18 anni, emerge infatti che il 35,1% degli studenti di scuola media e il 43,5% di quelli di scuola superiore fa uso di videogiochi non adatti ai minori, acquistati nell’80% dei casi presso negozi. E il 41,5% degli intervistati dichiara di non aver visto alcun avviso che consigliava la vendita del prodotto ad un pubblico adulto.
Cifre, ha sottolineato Antonio Affinita, direttore generale del Moige, che dimostrano “la necessità di una legge che regolamenti e impedisca ad un minore di acquistare e di utilizzare videogiochi violenti, volgari e pornografici, che recano evidenti danni e conseguenze comportamentali e psicologiche”.
Un appello raccolto da Scelta civica, con la proposta per introdurre nell’ordinamento norme a tutela dei minori in materia di diffusione e vendita di videogiochi violenti e/o pornografici, per arrivare ad una regolamentazione della diffusione e della vendita di questo tipo di prodotti destinati ad un pubblico adulto.