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Nuova ala e nuovo allestimento per il Museo degli Affreschi di Verona

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Roma, 9 nov. (AdnKronos) – Apre al pubblico il 15 novembre a Verona il Museo degli Affreschi Giovan Battista Cavalcaselle, presso la Tomba di Giulietta, con una nuova sezione espositiva, l’ala sud, completamente rinnovata. Ampliato nel suo percorso, il nuovo museo integra la grande raccolta di affreschi, già presenti sin dal 1973, anno della sua apertura per cura di Licisco Magagnato, allora direttore dei civici musei, con importanti opere del Medioevo e del Rinascimento veronese realizzate sempre con la tecnica ‘a fresco’. Sede del complesso museale è l’ex convento di San Francesco al Corso che accoglie, oltre alla celebre Tomba di Giulietta, ampi spazi destinati a verde e all’esposizione di reperti e frammenti lapidei. I lavori di sistemazione dell’ala meridionale del chiostro rappresentano la fase finale di un lungo intervento di riqualificazione del complesso museale, finalizzata a recuperare gli spazi ora nuovamente allestiti, integrandoli a quelli preesistenti. In previsione di tale completamento, la Direzione Musei d’Arte e Monumenti ha condotto una campagna di catalogazione e studio degli affreschi, delle sculture e dei reperti lapidei al fine di approfondire, per quanto possibile, l’origine di questo ingente patrimonio, con l’intento di arricchire l’esposizione già disponibile al pubblico. I reperti cronologicamente e artisticamente più significativi sono stati selezionati per essere presentati lungo un rinnovato percorso museale.
Il nuovo ordinamento prevede nel chiostro, ad accogliere il visitatore, sei statue, rappresentanti le Virtù e le città di Verona e Vicenza, provenienti dal recinto delle Arche Scaligere, inserite in tale contesto al fine di riunirle e di creare un ideale dialogo con i pezzi trecenteschi esposti nelle sale superiori del museo. L’importante intervento di recupero giunto a conclusione ha consentito la realizzazione al pianterreno di una sala riunioni da 70 posti, essenziale per le attività culturali del museo, che l’Amministrazione comunale ha deciso di intitolare a Giacomo Galtarossa, il maggior mecenate dei musei veronesi del secondo Novecento e primo presidente degli Amici dei Musei di Verona.
Mediante un percorso cronologico, la nuova apertura del museo consente di compiere un viaggio attraverso i secoli nella città dipinta. Partendo dall’anno Mille, in un suggestivo piccolo ambiente che rievoca il sacello scarpiano del Museo di Castelvecchio, sono esposti frammenti lapidei e architettonici, iscrizioni, capitelli, mensole e patere di grande valore storico e decorativo, provenienti da edifici religiosi distrutti (la chiesa di San Daniele e quella di Tombazosana) coevi al ciclo affrescato della grotta di San Nazaro. Tali rarissime pitture, il cui primo strato è datato 996, in occasione della riapertura del museo sono state smontate e ricomposte secondo la nuova restituzione studiata dalla professoressa Tiziana Franco dell’Università di Verona.
Nell’adiacente salone sono esposti gli imponenti sottarchi con ritratti di imperatori romani, provenienti dal Palazzo scaligero di Cansignorio affrescati da Altichiero a partire dal 1364 e staccati nel 1967. Dopo un accurato restauro, eseguito dal Laboratorio di Restauro della Soprintendenza per le Belle Arti e il Paesaggio delle province di Verona, Rovigo e Vicenza, i sottarchi vengono ora presentati con un particolare sistema a sospensione che ne consente una lettura dal basso simile a quella che il ciclo aveva originalmente. Accanto agli undici sottarchi, trovano posto una monumentale Crocifissione e affreschi trecenteschi provenienti dal chiostro di Santa Eufemia, dalla chiesa di Santa Felicita e da altre chiese veronesi, con elementi lapidei riferibili al periodo scaligero e post scaligero, come i medaglioni marmorei con profili di imperatori romani, quale esempio di sviluppo umanistico del tema scelto da Altichiero, ispirandosi a monete romane di cui sono presentati dei preziosi esempi.
Nel corridoio laterale del secondo piano è collocato il lungo fregio continuo affrescato da Jacopo Ligozzi e bottega (1547-1627) per una sala di Palazzo Fumanelli, raffigurante la Cavalcata di Carlo V e Clemente VII in Bologna nel 1530, staccato e donato ai musei civici veronesi alla fine dell’Ottocento. Il fregio è costituito da tredici grandi elementi che compongono un ciclo di circa trenta metri lineari. Dieci di tali elementi vengono presentati nella fascia sommitale della parete, a richiamare l’antica collocazione, mentre tre elementi contigui sono abbassati all’altezza dello sguardo dello spettatore, per consentirne un più diretto apprezzamento, con riferimento alle fonti grafiche che li ispirarono.
Da questo punto in avanti il percorso museale si connette con quello esistente, continuando il racconto della città dipinta con gli affreschi di Bernardino India e Domenico Brusasorzi per Palazzo Fiorio della Seta, e prosegue con le tele di Felice Brusasorzi, Anselmo Canera, Paolo Farinati. Queste ultime, commissionate da Pellegrino Ridolfi nel 1584, rappresentano tre episodi della Vita di Mosè e furono esposte a Castelvecchio fino al 1944, quando vennero danneggiate a seguito dello scoppio del vicino ponte sull’Adige. Nella medesima sala sono esposti 16 bronzetti affiancati a una importante statua in bronzo di inizio Seicento raffigurante San Rocco, proveniente dal Lazzaretto di Michele Sanmicheli, presentata in precedenza solo in sporadiche occasioni.
L’ordinamento espositivo, curato da Paola Marini, con Ettore Napione, Sara Rodella e Ketty Bertolaso, è corredato da ampi testi illustrativi e da un adeguato apparato grafico-didascalico, integrato da strumenti multimediali con informazioni collegate alla storia della città. L’allestimento è di Valter Rossetto con la collaborazione Alba di Lieto e Viviana Taggetto. L’inaugurazione del rinnovato Museo degli Affreschi Cavalcaselle è fissata per sabato 14 novembre 2015, con ingresso gratuito al pubblico a partire dalle ore 14.30 ed è estesa a tutta la giornata di domenica 15 novembre. Inoltre, in alcuni week end di novembre e dicembre, il nuovo Museo degli Affreschi ospita un ricco carnet di appuntamenti e attività gratuiti per i visitatori in possesso del biglietto di ingresso.