Palermo, 13 gen. (AdnKronos) – Sarebbero almeno 7-8 i colpi di pistola che hanno raggiunto al volto e al torace Vincenzo La Tona, impiegato dell’ufficio tecnico del Comune di Cerda nel palermitano, ucciso al culmine di una lite da Calogero Cicero, 50 anni, finanziere in servizio a Termini Imerese.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, alla base della furia omicida ci sarebbe il movente passionale. Cicero, infatti, considerava la vittima suo rivale in amore. Così stamani, dopo essere sceso da casa in via Di Nuovo, si è recato in municipio.
Tra i due sarebbe scoppiata una violenta discussione al culmine della quale il finanziere ha impugnato la pistola di ordinanza e ha esploso i colpi che non hanno lasciato scampo a La Tona. Poi è tornato a casa e ha chiamato i carabinieri costituendosi. Ai militari ha riferito di aver ucciso l’amante della moglie. In queste ore i militari e il magistrato stanno ascoltando la donna e i numerosi testimoni presenti al momento dell’omicidio.