Parigi, 12 lug. (AdnKronos) – Corea e India ma anche Cina e Turchia. Sono i grandi paesi emergenti a trarre il maggior profitto del basso prezzo del petrolio e in minor misura anche i paesi dell’area dell’euro. Per la Cina e la Turchia si tratta di un ‘guadagno’ di circa 2% del pil mentre per la Corea e l’India si tratta di circa 5% del pil. E’ quanto emerge da un report di Natixis.
Il calo del prezzo del greggio, da 115 dollari al barile all’inizio del 2014 a meno di 60 dollari attualmente, sostengono gli analisti della banca francese, “probabilmente durerà ancora”. Nonostante il calo della produzione “c’è ancora un importante eccesso di produzione sul mercato del petrolio che potrebbe annunciare un nuovo calo dei prezzi”.
I paesi più penalizzati dal basso prezzo del petrolio sono i paesi esportatori di greggio che subiscono quindi un forte calo del loro export e della loro crescita ma anche un forte deterioramento dei loro conti pubblici. In ‘primis’ quindi i paesi dell’Opec ma anche la Russia, il Brasile, il Messico, l’Indonesia e gli Stati Uniti.
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