Roma, 22 mar. (AdnKronos) – Poste Italiane “è un’azienda sana con ottime prospettive” e “può dare un contributo notevole alla crescita del Paese”. La parziale privatizzazione del gruppo “è in qualche modo una scelta obbligata per mantenere intatto il perimetro” della società ma “non si arrivi allo spacchettamento”. Ad affermarlo all’Adnkronos è il segretario generale della Slc Cgil, Massimo Cestaro, in vista del Cda di Poste Italiane convocato per l’approvazione del bilancio e del budget 2015.
Dal sindacato, rileva Cestaro, “c’è la massima attenzione circa la salvaguardia dei livelli occupazionali e la tutela del servizio universale”. Per ora “c’è una sospensione della chiusura di alcuni sportelli dopo l’incontro con le regioni” e “naturalmente siamo in attesa di quello che deciderà l’Agcom, l’Autorità garante per le Comunicazioni”.
Il 25 marzo, infatti, l’Autorità ha convocato una riunione del consiglio per esaminare, in particolare, la questione dei recapiti proposta dall’ad di Poste, Francesco Caio. La proposta prevede un aumento delle tariffe e una riduzione del servizio in alcune zone, con la consegna a giorni alterni.