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Premi: la cinquina del Campiello, da Balzano a Scurati

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Padova, 29 mag. (AdnKronos) – E’ stata selezionata oggi al Palazzo del Bo di Padova la cinquina finalista della 53esima edizione del Premio Campiello. La Giuria dei Letterati ha votato al primo turno: con 7 voti ‘La mappa’ (Il Saggiatore) di Vittorio Giacopini, con 6 voti ‘L’ultimo arrivato’ (Sellerio) di Marco Balzano, con 6 voti ‘Cade la terra’ (Giunti) di Carmen Pellegrino, con 6 voti ‘Il tempo migliore della nostra vita’ (Bompiani) di Antonio Scurati. Al quinto turno è stato votato con 6 preferenze ‘Senti le rane’ (Nottetempo) di Paolo Colagrande. La selezione è avvenuta su un ventaglio di 79 libri segnalati dalla Giuria dei Letterati, tra i circa 250 pervenuti alla segreteria del Premio.
Come da tradizione, un folto parterre di ospiti istituzionali ha atteso la votazione della Giuria, presieduta quest’anno dal politologo e saggista Ilvo Diamanti e composta da autorevoli personalità del mondo letterario ed accademico: Federico Bertoni, Riccardo Calimani, Philippe Daverio, Chiara Fenoglio, Paola Italia, Luigi Matt, Ermanno Paccagnini, Silvio Ramat, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.
“Ringrazio il Premio Campiello per avermi scelto come Presidente della Giuria -ha detto Diamanti- Non sono un letterato, ma proprio per questo credo di aver contribuito a garantire il punto di vista del lettore non specializzato. Allo stesso tempo, da studioso della società, da chi è abituato ad analizzare la realtà attraverso il campione rappresentativo fatto di numeri e percentuali, posso dire che la letteratura offre la possibilità di trasformare la grande storia in singole storie, di vederle da dentro, nella loro profondità”.