Home Nazionale Psicologia: Usa, -13% pregiudizi inconsci su gay e lesbiche in 7 anni

Psicologia: Usa, -13% pregiudizi inconsci su gay e lesbiche in 7 anni

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Roma, 23 lug. (AdnKronos Salute) – La recente sentenza della Corte Suprema americana che ha legalizzato il matrimonio tra coppie dello stesso sesso in tutti i 50 Stati segue la scia dei sondaggi nazionali che mostrano rapidi cambiamenti culturali negli atteggiamenti nei confronti delle persone lesbiche e gay. E un nuovo studio dell’Università della Virginia conferma questa tendenza, dimostrando non solo che sono diminuiti sia i pregiudizi consci che quelli inconsci degli statunitensi contro lesbiche e gay, ma che la tendenza sembra anche essere in accelerazione.
“Ci siamo chiesti se gli atteggiamenti stessero davvero cambiando, o se le persone oggi si sentono solo più sotto pressione nel rispondere che, sì, hanno pregiudizi sulle persone lesbiche e gay”, dice la psicologa Erin Westgate, che firma il lavoro pubblicato su ‘Collabra’, nuova rivista della University of California.
Basandosi su precedenti ricerche effettuate su atteggiamenti auto-riferiti, Westgate e i co-autori hanno analizzato i dati su oltre mezzo milione di persone, raccolti tra il 2006 fino al 2013. L’equipe ha scoperto che i pregiudizi impliciti o inconsci contro le persone lesbiche e gay si sono ridotti del 13% nel 2013 rispetto al 2006. Mentre quelli espliciti o auto-riferiti sono diminuiti due volte tanto (-26%) rispetto a 7 anni prima.
“Questo – concludono gli autori – suggerisce che l’atteggiamento di molte persone sta cambiando a un livello più profondo e inconscio, mentre altri sembrano comunque meno disposti o in grado di riconoscere i pregiudizi anti-gay di quanto lo fossero negli anni passati”.
Gli autori hanno anche scoperto che l’atteggiamento di alcune persone sta cambiando più rapidamente di altre. Età, razza e orientamento politico sono i fattori predittivi di un cambiamento di pensiero. I pensieri di discriminazione sono diminuiti di più tra donne, bianchi, ispanici, liberali e giovani. Gli uomini – così come neri, asiatici, conservatori e anziani – hanno mostrato i più piccoli cambiamenti di idee.
Stupisce intanto, dall’altra parte dell’Oceano, in Inghilterra, un sondaggio che rivela come circa fra il 10% e il 22% (il picco a Londra) degli operatori sanitari creda che le persone omosessuali possano essere curate: è emerso intervistando 3.000 lavoratori del settore sanitario pubblico e privato, per l”Unhealthy Attitudes Study’ pubblicato dalla charity Stonewall.