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Raid aereo Usa in Afghanistan, la controffensiva per riconquistare Kunduz

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Kabul, 29 set. (Adnkronos/Aki) – Raid aereo Usa sulla zona di Kunduz City, nel nord dell’Afghanistan, all’indomani della conquista da parte dei Talebani della maggior parte della città. A riferire del raid è la Cnn, dopo che i media afghani hanno dato notizia dell’inizio di un’offensiva delle forze di sicurezza afghane per la riconquista di Kunduz City. Le forze Usa intervengono nell’operazione militare e stamani hanno effettuato un raid aereo su Kunduz, ha confermato il colonnello Brian Tribus, portavoce delle forze Usa in Afghanistan.
Anche le forze di sicurezza afghane hanno lanciato un’offensiva per riprendere il controllo di Kunduz City. Lo riferiscono i media locali. “In città sono stati dispiegati rinforzi – ha affermato il capo della polizia di Kunduz, Sayed Sarwar Hussaini, citato dall’agenzia di stampa Dpa – Abbiamo ripreso il controllo del Dipartimento della polizia provinciale e del carcere”.
Intanto il leader dei Talebani, il mullah Mansur, ha salutato la “immensa conquista” di Kunduz City, invitando Kabul ad “ammettere la sconfitta”. Nella ultime ore, stando a quanto reso noto dalla polizia afghana, le forze di sicurezza hanno anche respinto un attacco dei Talebani contro due distretti della provincia di Takhar, sempre nel nord del Paese. “Centinaia di militanti hanno attaccato nella notte il distretto di Ishkamish e quello di Yangi Qala. Le forze di sicurezza hanno respinto gli attacchi, uccidendo 15 insorti e ferendone altri 11”, ha detto all’agenzia di stampa Xinhua Khalil Haseer, portavoce della polizia di Takhar.
Al governo di Kabul Mansur in un comunicato chiede di “ammettere la sconfitta” e “pensare al futuro dell’intero Paese”. “I commercianti, i lavoratori, lo staff degli ospedali, il comune e gli enti governativi devono continuare a fare la propria vita senza paura”, è scritto nel comunicato firmato dal mullah Mansur, che a “funzionari governativi e personale della sicurezza” dice che i “mujahiddin non pensano a rappresaglie, ma sono venuti con un messaggio di pace”.