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Reggio Calabria, sequestrati beni per 700mila euro a imprenditore

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Reggio Calabria, 6 giu. (AdnKronos) – La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria ha eseguito un decreto di sequestro di beni, emesso dal locale Tribunale–Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di Vincenzo Oliveri, 61 enne, imprenditore nel settore oleario, con interessi sia nel comparto alberghiero sia in quello della ristorazione.
Vincenzo Oliveri, insieme al padre e al fratello, dagli anni ‘80 è stato coinvolto in diversi procedimenti penali. Tra questi, si ricorda quello denominato ‘Aristeo’, che ha visto le diverse aziende del gruppo Olivieri, spiegano gli investigatori, coinvolte nella commissione di reati associativi, truffa aggravata, frode in commercio, emissione ed utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti ed indebita percezione di contributi europei di sostegno all’agricoltura.
Già a ottobre 2013 era stato sequestrato nei confronti di Vincenzo Olivieri un ingente patrimonio aziendale, mobiliare ed immobiliare, valutato in 325 milioni di euro, in seguito a specifica proposta a firma del direttore della Dia, che la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria aveva recepito. Il provvedimento odierno di sequestro è scaturito dagli ulteriori accertamenti delegati dalla Procura reggina che avrebbero consentito di ricondurre allo stesso altri due immobili per il tramite di una persona giuridica, già sottoposta a sequestro, operante nel settore dell’agricoltura. In particolare, sono stati sequestrati un fabbricato e un terreno circostante, a Gioia Tauro, il cui valore complessivo è stimabile in circa 700.000 euro.