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Retribuzioni: Istat, a maggio invariate, +1,1% su anno

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Roma, 24 giu. (Labitalia) – Retribuzioni contrattuali invariate nel mese di maggio rispetto ad aprile che invece registrano un +1,1% se rapportate al maggio 2014. Complessivamente, tra gennaio e maggio 2015 la retribuzione oraria media è cresciuta dell’1,1% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. E’ quanto registra l’Istat annotando come le maggiori variazioni retributive si siano registrate per i dipendenti del settore privato con un +1,6% mentre per quelli della pubblica amministrazione la variazione è stata nulla.
I settori che a maggio presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: agricoltura (4%), energia e petroli e estrazione minerali (3%), gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (2,8%) mentre si registrano variazioni nulle in tutti i comparti della pubblica amministrazione e nel settore alimentari, bevande e tabacco. La quota di dipendenti in attesa di rinnovo contrattuale è del 40,3% nel totale dell’economia e del 22,9% nel settore privato. L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 51,2 mesi per l’insieme dei settori e di 33,7 mesi per quelli del settore privato. Alla fine di maggio inoltre i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 59,7% degli occupati dipendenti e corrispondono al 55,3% del monte retributivo osservato.
Ad aumentare rispetto al maggio 2014 anche le ‘buste paga’ del settore metalmeccanico del 2,7%, tessile abbigliamento del 2%, legno carta e stampa del 2,5% ed energia elettrica e gas dell’1,9%. Tra i servizi privati, stima ancora l’Istat, e sempre a livello tendenziale, spicca il settore trasporti e servizi postali che registra un +1,4%, i servizi d’informazione e comunicazione dell’1,4%, il settore telecomunicazioni dell’1,8% e quello del credito e assicurazioni dell’1,9%.