Home Nazionale Ricerca: sudare in sauna ‘scudo’ per il cuore, ma solo degli uomini

Ricerca: sudare in sauna ‘scudo’ per il cuore, ma solo degli uomini

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Roma, 23 feb. (AdnKronos Salute) – Non solo tanto sudore perso: gli effetti benefici della sauna arrivano fino al cuore. Ma soltanto se a farsi avvolgere dal calore è l’uomo. E’ quanto stabilisce dell’University of Eastern Finland pubblicato su ‘Jama Internal Medicine’. Secondo i ricercatori gli uomini che utilizzano frequentemente la sauna, e riescono a resistervi più di 11 minuti, hanno meno rischi di incorrere in eventi cardiovascolari fatali e una mortalità generale più bassa rispetto a chi ama o resiste meno tra il vapore e l’umidità.
Gli scienziati hanno analizzato l’associazione tra la sauna e il rischio di morte cardiaca improvvisa e di eventi letali dovuti a cardiopatie congenite (Chd) in un gruppo di 2315 uomini con un’età compresa tra 42 e 60 anni residenti nella Finlandia orientale. I risultati mostrano che dopo un ‘follow-up’ di quasi 21 anni ci sono stati: 190 morti cardiache improvvise, 281 episodi fatali di cardiopatie congenite, 407 decessi legati a malattie cardiovascolari e 929 decessi dovuti ad altre cause. Ebbene, rispetto agli uomini che hanno dichiarato di aver fatto un sessione di sauna a settimana, il rischio di morte cardiaca improvvisa era del 22% più basso per 2-3 sedute ogni 7 giorni; il 63% più basso per chi aveva fatto da 4 a 7 sessioni di sauna a settimana. Infine, il rischio di decesso dovuto ad una malattia coronarica è stato del 23% inferiore nel primo caso e 48% nel secondo.
Anche per tutte le altre cause di mortalità, la sauna ha ridotto il rischio del 24% nei soggetti che l’hanno usata dalle 4 alle 7 volte a settimana, con una sforbiciata del 40% rispetto a chi ha scelto di ‘sudare’ per una sola sessione a settimana. Un dato importante è per quanto tempo si rimane al caldo: rispetto agli uomini che si sono rilassati per meno di 11 minuti, quelli che hanno resistito fino a 19 minuti hanno avuto un rischio di morte cardiaca improvvisa del 7% più basso, mentre chi ha superato i 19 minuti ha totalizzato un -52%. Insomma, più si resiste al caldo e maggiore è l’effetto benefico sulle coronarie.