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Riforme: Chiti, no a premierato assoluto senza contrappesi

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Roma, 21 mar. (AdnKronos) – “La Costituzione non e’ immutabile: soprattutto nella Parte seconda e’ non solo possibile, ma anche importante introdurre delle innovazioni. Devono naturalmente essere coerenti con l’impianto di fondo e con i suoi valori”. Lo ha affermato il senatore del Pd Vannino Chiti, a Soverato, nel corso di un incontro con gli studenti dedicato alla riforma costituzionale.
”E’ giusto -ha aggiunto- superare il bicameralismo paritario: una sola Camera deve avere il rapporto fiduciario con il governo e l’ultima parola sulla gran parte delle leggi. Il Senato deve avere compiti diversi, di garanzia e di rappresentanza dei territori. Per farlo ci sono diverse strade possibili: il modello del Bundesrat tedesco, l’elezione diretta del Senato in concomitanza con quella dei Consigli regionali o ancora il sistema francese in cui una platea piu’ ristretta di deputati e amministratori locali elegge i senatori. In Italia invece, con il disegno di legge all’esame delle Camere, si e’ scelta una via pasticciata che indebolisce il ruolo del Parlamento e quindi la nostra democrazia”.
Combinando i suoi effetti con quelli della legge elettorale Italicum, si prefigura di fatto un premierato assoluto senza contrappesi. Invece, bisogna valorizzare, a tutti i livelli, sia le assemblee elettive -ha concluso Chiti- che gli esecutivi, non l’uno a discapito delle altre”.