Home Nazionale Riforme: l’eredità di Cossiga, serve democrazia compiuta e governante/Adnkronos

Riforme: l’eredità di Cossiga, serve democrazia compiuta e governante/Adnkronos

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Roma, 16 ago. (AdnKronos) – “Oggi abbiamo bisogno di una democrazia compiuta e governante”. Parole che in qualche modo suonano come un lascito, alla luce del processo di riforme istituzionali in atto da alcuni mesi e arrivato ad uno snodo cruciale. Risalgono al 1991, esattamente al 26 giugno di quell’anno, quando l’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, di cui domani ricorre il quinto anniversario della morte e che fu eletto al Quirinale il 24 giugno di 30 anni fa, decise di metterle nero su bianco in un messaggio inviato alle Camere dedicato appunto alle riforme.
Mancava poco meno di un anno alla fine della X legislatura, di lì a qualche mese sarebbe scoppiata Tangentopoli e nell’aprile del 1992 Cossiga avrebbe lasciato il Colle, con qualche settimana d’anticipo rispetto alla scadenza naturale del settennato. La caduta del Muro di Berlino era destinata a produrre effetti anche sul sistema politico italiano, con la possibilità di superare quella democrazia bloccata che aveva visto per 50 anni la Dc e i suoi partiti alleati e filo-occidentali al governo e il Pci ‘condannato’ all’opposizione.
Un vero e proprio cambiamento d’epoca, che in qualche modo accelerava il crepuscolo di quelle forze politiche che dal dopoguerra in poi si erano affermate sullo scenario politico italiano e che poi erano chiamate a rinnovarsi e a rinnovare il sistema istituzionale.