Roma, 25 lug. (AdnKronos) – “Io sono commissario di Roma per il Pd nazionale e concordo ogni passaggio con il segretario. La verità è che Improta aveva esaurito il suo compito e siamo all’apertura della fase due”. Lo afferma, in un colloquio con il Corriere della Sera, Matteo Orfini, presidente del Pd e commissario straordinario del Pd di Roma, schierandosi di fatto con il sindaco Marino, che ha chiesto all’assessore renziano Guido Improta di lasciare il suo incarico.
Orfini spiega in cosa consista quella che definisce la fase due per l’amministrazione capitolina: “il rilancio dell’ azione amministrativa e il rimpasto: la sostituzione dei due assessori dimissionari, ma forse non solo di loro. E il nuovo assetto: bisogna cambiare la prima linea dei dirigenti. Bene ha fatto Marino a cambiare i vertici dell’Atac, io l’avrei fatto anche prima. Oggi si è aperta una nuova fase. Certo, segnalo metodi irresponsabili, come lo sciopero bianco. I boicottaggi, i finti guasti che mettono a rischio i cittadini”. E proprio a proposito dei tanti guasti, Orfini dice di intravedere “un picco anomalo che fa pensar male”.
Quanto alle ‘condizioni’ dettate dal premier, ‘Marino governi o vada a casa’, Orfini dice: “Renzi ha giustamente alzato l’asticella, non basta essere onesti per governare Roma, bisogna essere anche capaci. Ma Marino è stato eletto dai cittadini e l’obiettivo del Pd è di aiutarlo. Naturalmente, la forza con la quale si stanno prendendo provvedimenti è già una risposta. Quello di Renzi è uno stimolo a governare meglio. Di fronte a una sfida seria, un partito serio non si spaventa”.