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Sciopero della polizia municipale domenica 12 aprile

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La Rappresentanza Sindacale Unitaria del Comune di Arezzo ha deliberato insieme alla FP-CGIL, UIL-PL,   CSA, lo sciopero della Polizia Municipale per il 12 aprile.

L’azione di lotta si inserisce all’interno di una lunga vertenza, che aveva costretto circa due mesi fa le stesse OO.SS. a proclamare lo stato di agitazione per richiamare l’amministrazione comunale alle proprie responsabilità per la mancata soluzione delle tante problematiche presenti nel servizio di Polizia Municipale.

Nonostante le denunce pubbliche e le azioni sindacali già fatte in passato l’amministrazione comunale non ha ancora risolto nessuna delle principali criticità che da un lato originano un profondo malessere degli operatori e dall’altro non consentono di dare il servizio di qualità che i cittadini si attendono.

I lavoratori e le lavoratrici ed i loro rappresentanti sono sinceramente dispiaciuti per i disagi che queste manifestazioni di contrasto causano alla incolpevole cittadinanza, ma invitano a considerare che, in quanto operatori e operatrici di servizi pubblici, non possono permettere che attraverso la cattiva organizzazione e le penalizzazioni economiche quali quella del lavoro quasi gratis nelle giornate festive infrasettimanali non si consenta al servizio di esprimere tutte le potenzialità necessarie alla città di Arezzo.

Il settore della Polizia Municipale, per le caratteristiche di costante e sensibile contatto con numerosi aspetti della vita della comunità, richiederebbe una maggiore considerazione ed un migliore approccio. Coloro che lavorano al suo interno si trovano invece a dover operare con apparecchiature e equipaggiamenti non adeguati e che non garantiscono la sicurezza di loro stessi e dei cittadini. Inoltre, gli organici sono assolutamente insufficienti, con un inevitabile aumento dei carichi di lavoro e un costante esercizio in condizioni di stress. Tutto ciò si traduce inevitabilmente nel peggioramento della qualità del servizio reso alla comunità.

All’interno di un quadro legislativo nazionale che ha progressivamente compresso salari e diritti dei dipendenti pubblici, le norme a livello comunale vengono applicate in termini a dir poco vessatori e controproducenti, si pensi alle turnazioni costrette e rispettare alternanze assurde a tutto danno del razionale utilizzo degli operatori in funzione dei bisogni della cittadinanza.

La RSU dei dipendenti comunali proclama lo sciopero della Polizia Municipale perché quanto sopra detto non è più sopportabile e l’amministrazione comunale deve dare delle risposte immediate. Sottolinea inoltre che, nelle diverse specificità, il disagio della Polizia Municipale è in gran parte riproducibile per la totalità dei settori comunali.