(AdnKronos) – Il sit-in va avanti, nel primo pomeriggio è atteso anche l’arrivo degli studenti. Fico è durissimo sul provvedimento. “Già il fatto che si intitoli la ‘buona scuola’ – attacca – e che il premier la presenti con lavagna e gessetti vuol dire che sotto c’è un grande trucco. Se si fa ricorso al marketing spinto e perché questo ddl è la più grande inc… della storia della scuola pubblica”.
Per questo “siamo qui – spiega la senatrice Enza Blundo, capogruppo M5S in commissione Cultura a Palazzo Madama – la scuola pubblica italiana è in pericolo, la stanno distruggendo. Noi chiediamo il ritiro di questo provvedimento”. Di Battista va all’attacco di Davide Faraone, “sottosegretario all’Istruzione e non laureato, è indagato per peculato. Se va bene che un indagato per peculato, non laureato – rimarca a più riprese – scriva la riforma sulla scuola, per carità, è una opinione che rispetto”.
Per Simone Valente, capogruppo M5S in commissione Cultura alla Camera, con questo provvedimento “il Parlamento è stato umiliato. Hanno parlato di confronto ma ci è stato negato, siamo all’approvazione lampo di un provvedimento scritto di fretta, con tutte le contraddizioni che ne conseguono. Questa doveva essere una casa di vetro”, dice indicando la Camera e richiamando le parole della presidente Boldrini, mentre dalla piazza si levano fischi contro di lei, “ma di democratico qui dentro non c’è nulla”.