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Scuola: M5S in piazza contro riforma, Renzi ritiri ddl

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Roma, 19 mag. (AdnKronos) – Il M5S torna in piazza contro la riforma della scuola. Mentre alla Camera si vota il provvedimento, i grillini danno appuntamento a docenti e cittadini fuori dal Palazzo per attaccare “una riforma che spolpa la scuola pubblica”, l’accusa. “Faremo una serie di eventi, continueremo a informare i cittadini”, promette Alessandro Di Battista, tra i volti più noti del Movimento, assaltato da cameramen e fotografi. “Noi diciamo no alle classi pollaio – aggiunge – al super preside, ai professori sottopagati e ai tetti che crollano. Il provvedimento voluto da Renzi contiene una serie di porcate e noi chiediamo venga ritirato”.
Alcuni attivisti mostrano cartelli, Renzi nel mirino: ‘Renzusconi, curatore fallimentare del Paese e della democrazia’, ‘L’Isis non arriverà ma Renzi è già qua’. Sotto accusa finisce anche la moglie del premier, già ieri attaccata in Aula dai grillini. “Il fatto che la moglie di Renzi sia precaria ci fa pensare – dice Carla Ruocco, membro del direttorio M5S – Lei è precaria e si vota una riforma che prevede la chiamata diretta dei presidi per i docenti… quindi, fate vobis…”, ironizza scimiottando volutamente il latino.
Roberto Fico picchia duro sulla riforma e invita i docenti a non votare il Pd alle prossime regionali. “Mi appello ai docenti e al mondo della scuola: lottiamo fino all’ultimo giorno – l’invito – ma alle elezioni gliela devono far pagare. Questo governo può annullare la riforma se perde i voti della scuola: a loro interessano solo i voti, così gliela possono far pagare davvero, basta rompere l’incantesimo e sottrargli i voti”. Anche Di Battista confida in una “bella scoppola” alle urne per il premier.