Home Nazionale Tempo di migrazioni, vola alto ‘scacciauccelli’ di professione

Tempo di migrazioni, vola alto ‘scacciauccelli’ di professione

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Roma, 4 nov. (Labitalia) – Dissuasori ad ultrasuoni e sonici avanti tutta, per dire stop ai rumori molesti e ai bisogni degli uccelli che, soprattutto in autunno, imperversano nelle città e sulle teste dei cittadini. Un mercato innovativo che non conosce crisi, anche se si basa soprattutto su offerte on line. “Ormai le persone sanno che le casse dei Comuni e dei municipi non riescono risolvono il problema e allora cliccano su Internet per trovare una soluzione ‘fai da te'”, dice a Labitalia Patrizio Righetti di Zevio (Verona), storico venditore on line di apparecchi per la disinfestazione di vari animali.
“Stiamo parlando di prodotti -assicura- che costano dai 18 ai 2.000 euro. Nonostante il nostro Paese soffra del problema degli ‘animali disturbatori’, non esistono aziende produttrici di apparecchiature valide per debellarle”.
“In Italia -fa notare- nessuno si prende la briga di creare schede elettroniche ad hoc, così mi vedo costretto ad acquistare all’estero. La maggior parte delle apparecchiature che vendo, infatti, proviene dagli Stati Uniti, alcune dalla Germania e da altri paesi europei come l’Inghilterra”.
“Tutti i repellenti sia ad ultrasuoni che sonici -precisa- sono forniti di istruzioni in italiano, sono semplici da installare e da mettere in funzione direttamente dall’interessato, senza l’ausilio di personale tecnico specializzato. E, cosa fondamentale, non arrecano alcun danno agli animali”.
“Anche se il problema -continua- si presenta in autunno, la maggior parte degli ordini arriva nei mesi estivi per diverse ragioni: da una parte, si ha maggior tempo per montare gli strumenti e verificarne il funzionamento; dall’altra, si evita di ‘correre ai ripari’ all’ultimo momento, quando il danno è già fatto”.
“Il verso degli uccelli e i loro bisogni -ricorda Patrizio Righetti- infastidiscono chiunque e molti mi telefonano per comprare un apparecchio che liberi le loro orecchie e anche i propri davanzali o balconi, diventati il rifugio permanente di piccioni o uccelli infestanti. Come il caso dello storno che, pur essendo disturbato dagli ultrasuoni, ha la possibilità, per le sue dimensioni, di nascondersi addirittura sotto le tegole”.
“Molti non lo sanno -spiega- ma in Italia sono moltissime le aziende che hanno esigenza di allontanare animali dai loro capannoni, per evitare danni irreversibili alla produzione. L’interno di capannoni industriali è uno dei luoghi preferiti dai piccioni che trovano nelle strutture portanti situate a molti metri dal suolo dei luoghi ideali per sostare o nidificare”.
“Ma sbaglia -aggiunge Patrizio- chi pensa che il volatile molesto viva solo sulla terraferma. Gli alberi e le crocette di barche offrono pesce persico ideale per gli uccelli nocivi, così come il telo di copertura, radar, e ringhiere”.
“I porti turistici – sottolinea – offrono, inoltre, innumerevoli barche e banchine, per ospitare gli ospiti fastidiosi. Per non parlare delle oche, anatre e gabbiani noti per l’utilizzo improprio di banchine, trampolini e pontili lungomare”.