Bruxelles, 19 mag. – (AdnKronos) – Giro di vite del Consiglio d’Europa sui ‘foreign fighters’, i cittadini europei andati a combattere all’estero, principalmente in Siria e Iraq. L’organizzazione ha approvato una serie di misure che chiedono agli Stati di punire chi aderisce a gruppi terroristici e chi viaggia all’estero “per fini terroristici”. Il comitato ministeriale del Consiglio d’Europa, riunitosi oggi a Bruxelles, che ha il potere di indicare norme giuridiche senza però poter approvare leggi vincolanti, ha aggiunto nuove regole a una convenzione già esistente sulla prevenzione del terrorismo.
Fra le misure approvate ci sono l’incremento dello scambio di informazioni transfrontaliere fra i Paesi membri e la lotta alla radicalizzazione. Nel testo si indicano le scuole, le carceri e internet come centri per la radicalizzazione, il Consiglio d’Europa ha definito i nuove regole per reprimere le espressioni di odio e per rendere invece più popolari i leader religiosi che condannano la violenza.