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Turismo: Confcommercio, mancano all’appello 14 miliardi di euro

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Cernobbio (Co), 28 mar. (Adnkronos) – Al turismo italiano mancano all’appello circa 14 miliardi di euro di entrate valutarie, quasi 1 punto di Pil. Negli ultimi sei anni, gli arrivi dei turisti stranieri nel nostro paese sono aumentati di 8 milioni passando da quasi 42 milioni del 2008 a poco più di 50 milioni del 2014, anno che ha registrato oltre 184 milioni di pernottamenti per una spesa di 34 mld di euro. Ma da un’analisi comparativa con i due paesi competitor più vicini all’Italia presentata da Confturismo-Confcommercio in occasione del Forum di Cernobbio emerge che in Spagna, dove il numero di arrivi internazionali nel 2014 (50,8 mln) è simile a quello dell’Italia, le entrate valutarie sono molto maggiori (49 mld), così come in Francia che ha visto 42 mld di entrate con un numero di arrivi (46 mln) addirittura inferiore a quello dell’Italia. Il risultato è che in Italia la spesa per arrivo è di 681 euro, in Francia di 914 euro ed in Spagna di 959 euro.
In Italia, secondo lo studio, gli stranieri spendono meno perché minore è la spesa media per pernottamento (un turista straniero spende 312 euro in Francia, 186 in Italia) e perchè più breve è la durata del soggiorno (la permanenza media è di 5,1 giorni in Spagna e di 3,7 giorni in Italia). Tutto ciò fa sì che al turismo italiano manchino all’appello circa 14 miliardi di entrate valutarie (quasi 1 punto di Pil), che si avrebbero se il nostro paese avesse il livello di permanenza media della Spagna. La mancata valorizzazione di elementi attrattivi, una scarsa integrazione dei servizi sul territorio, un deficit infrastrutturale fanno sì che il nostro Paese non sia in grado di proporre ai turisti stranieri un “bouquet” di offerta più ampio e, dunque, maggiori occasioni di spesa.