Home Nazionale Ue: si chiude presidenza Lussemburgo, focus su terrorismo e crisi migranti/Adnkronos

Ue: si chiude presidenza Lussemburgo, focus su terrorismo e crisi migranti/Adnkronos

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Bruxelles, 28 dic. – (AdnKronos) – Crisi migratoria e minaccia terroristica. Ma anche rafforzamento dell’Unione economica e monetaria, lotta all’elusione fiscale da parte delle multinazionali e rilancio degli investimenti in Europa. Queste alcune delle sfide principali che la presidenza di turno del Lussemburgo del Consiglio dell’Unione europea ha dovuto affrontare. Nel semestre fra luglio e dicembre la dodicesima presidenza del Granducato si è tenuta in un contesto complesso, fra l’acuirsi della crisi dei rifugiati, gli attacchi terroristici del 13 novembre a Parigi e la coda della crisi greca, che ha portato Atene sull’orlo dell’uscita dall’euro.
Nel suo semestre la presidenza lussemburghese ha lavorato sui dossier ordinari della Ue, ma ha anche dovuto affrontare situazioni di crisi. In primo luogo quella dei migranti, con oltre un milione di persone arrivate in Europa nel 2015, che ha messo in pericolo l’esistenza stessa degli accordi di Schengen. Il Granducato ha risposto con misure di emergenza per cercare di gestire la crisi dei profughi e, in collaborazione con la Commissione europea, con una strategia di lungo termine per affrontare le cause della situazione. Contro l’allarme terrorismo, invece, la presidenza ha identificato alcune azioni prioritarie, come il rafforzamento delle frontiere esterne, il miglioramento dello scambio di informazioni fra gli Stati, l’uso più sistematico dei database delle polizie e dei servizi di intelligence, la lotta alla radicalizzazione e la cooperazione con i Paesi terzi.
In particolare per garantire l’accoglienza alle persone bisognose della protezione internazionale nei Consigli Ue della Giustizia e degli Affari interni di luglio e settembre sono state approvate, dopo lunghe discussioni, accuse reciproche fra gli Stati e la spaccatura con i Paesi dell’Est, le decisioni di redistribuire 160mila richiedenti asilo da Italia e Grecia e di accogliere 22mila profughi ospitati in campi fuori dalla Ue. Inoltre a ottobre il Consiglio ha deciso di destinare un aiuto finanziario aggiuntivo di 455 milioni di euro dal bilancio Ue 2015 per rispondere alla crisi migratoria.