Roma, 25 feb. (AdnKronos/Dpa) – Il piano di riforme ellenico non rappresenta un’inversione a ‘Ue’ da parte del governo. A sottolinearlo è stato il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis in un’intervista all’emittente Cnbs, sull’elenco di interventi presentato da Atene all’Ue che ha permesso il via libera alla proroga di 4 mesi dei prestiti alla Grecia. Un piano che, tra riforma dell’Iva e tagli alla spesa pubblica a fronte di solo due misure ‘sociali’, è stato visto da molti osservatori internazionali come una resa da parte del paladino dell’anti-austerity, il premier Alexis Tsipras.
“Noi non siamo stati eletti per scontrarci con i nostri partner, ma per rinegoziare un accordo”, afferma. “Cos’è un negoziato? E’ il tentativo di trovare un compromesso – incalza il ministro – e il fatto cha abbiamo trovato un compromesso non è un’inversione a ‘U'”.
“La lista – prosegue – è sufficientemente ampia da essere un valido punto di partenza per una positiva conclusione della revisione”.