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Veneto: Pd, sconcertante ritardo richiesta stato emergenza per Refrontolo nel 2014

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Venezia, 15 lug. (AdnKronos) – “Quanto è accaduto dopo quel tragico 2 agosto 2014 a Refrontolo è a dir poco sconcertante. Dalla documentazione raccolta risulta chiaro il ritardo grave con il quale il presidente Zaia trasmise alla Protezione Civile nazionale la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza. Col risultato che quella richiesta venne rispedita al mittente per l’evidente impossibilità ‘di effettuare una compiuta disamina dei danni occorsi al territorio’ dei Comuni di Refrontolo, Tarzo, Cison di Valmarino e Pieve di Soligo. Adesso vogliamo sapere quali siano stati i motivi e di chi siano le responsabilità per questo grave ritardo. Ora Zaia deve dire se e quando intende provvedere a ripristinare i danni subiti dal patrimonio pubblico e privato in queste aree”. Ad incalzare con un’interrogazione il presidente della Giunta regionale del Veneto, Luca Zaia, sono i consiglieri regionali Pietro Dalla Libera (Veneto Civico – Moretti Presidente), Andrea Zanoni (Pd – vice presidente della II Commissione) e Alessandra Moretti (Capogruppo Pd in Consiglio Regionale).
Al centro dell’attenzione dei tre consiglieri di opposizione è la vicenda legata al fortunale che l’anno scorso colpì duramente una serie di comuni dell’alto trevigiano, provocando la morte di 4 persone presso il Molinetto della Croda a Refrontolo oltre a danni ingenti al patrimonio pubblico e privato.
Nell’interrogazione vengono riepilogati i passaggi cruciali, a partire dalla delibera del 5 agosto 2014 con la quale la Giunta erogò complessivamente 4 milioni di euro per gli interventi di prima emergenza e la messa in sicurezza delle aree che furono oggetto dell’esondazione del torrente Lierza.