Home Nazionale Alitalia: Ibl, no a nazionalizzazione, già da privata costata 6 mld (3)

Alitalia: Ibl, no a nazionalizzazione, già da privata costata 6 mld (3)

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(AdnKronos) – La soluzione alternativa di un intervento pubblico è più rischiosa, soprattutto per i contribuenti, avverte l’Istituto Bruno Leoni. Alitalia è costata, dal fallimento del 2008 ad oggi, oltre 6 miliardi di euro alle casse dello Stato. In particolare il fallimento dell’azienda pubblica è costato circa 3 miliardi di euro. Oltre a questo costo, ve ne sono stati altri dovuti alle scelte della politica. In primo luogo la cassa integrazione speciale che hanno ricevuto i dipendenti Alitalia, che è costata quasi un miliardo e mezzo di euro al contribuente e ai viaggiatori italiani (vista la sovrattassa che si paga per sostenere il fondo per pagare la cigs). La chiusura alla concorrenza voluta nell’ottobre del 2008 per favorire la rinascita di Alitalia ha avuto l’effetto di determinare maggiori costi per circa 50 milioni di euro l’anno sulle tratte domestiche.
Si possono poi considerare gli effetti per il fisco italiano della scelta di creare una compagnia aerea più piccola (a questo proposito va ricordata “la cacciata” dei francesi nella primavera 2008), portando, di fatto, alla creazione di un vettore regionale, che ha provocato un mancato introito fiscale di quasi 200 milioni di euro l’anno. Infine c’è stato l’intervento diretto con Poste Italiane con 75 milioni di euro.
“Questo semplice dato – evidenzia Giuricin – dovrebbe ricordarci quanto sia difficile per la politica scommettere su un investimento che si riveli, alla prova del mercato, vincente. I fattori che determinano un certo intervento politico sono legati più a considerazioni di consenso (dalla tutela dell’occupazione al mantenimento del tricolore sulle fiancate degli aerei) che da ragionamenti di carattere imprenditoriale. I quali già sono rischiosi e complessi di per sé, in settori in rapida evoluzione come è stato il trasporto aereo negli ultimi anni. Meglio sarebbe questa volta se lo Stato lasciasse Alitalia al suo destino, anche se si trattasse di un destino tedesco”.