(AdnKronos) – Un modello basato sui voli point to point che ha distrutto il modello di network hub and spokes che era alla base del piano di rilancio studiato da Etihad, come dimostra la crescita dei passeggeri trasportati da queste compagnie rispetto a Alitalia. Il mercato ad oggi si è consolidato intorno alle due grandi low cost europee e a tre grandi gruppi di vettori tradizionali: Ryanair (101,4 milioni di passeggeri), Easyjet (69,8), Lufthansa (107,7), AF-KLM (89,8) e Iag (88,3).
“Oggi Alitalia – prosegue l’economista dell’Ibil – perde oltre un milione di euro al giorno. Il suo azionista di riferimento, Etihad, si trova così in una situazione di difficoltà a causa delle perdite accumulate nell’avventura europea, che sono il frutto sia della partecipazione in Alitalia sia dell’investimento in Air Berlin. Proprio a settembre è stata trovata una soluzione tedesca per Air Berlin, attraverso un avvicinamento tra il vettore medio-orientale e Lufthansa”.
“La soluzione ‘di mercato’ all’impasse sembra dunque passare tramite la creazione di un grande gruppo tedesco con dentro Air Berlin e Alitalia. Tale prospettiva non sarebbe negativa per Alitalia e per il contribuente italiano perché -spiega Giuricin – vedrebbe l’arrivo di risorse europee e l’entrata in un grande gruppo, confermando però il ruolo di vettore regionale per Alitalia”.