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Authentic Smiles the 3th Restorative Dentistry Congress

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Oltre 120 odontoiatri da tutta Itale e dell’Europa, saranno sabato 19 marzo a Cortona  per il convegno  “Authentic Smiles”  – the 3th Restorative Dentistry Congress.

L’evento è promosso da Andi Toscana (Associazione Nazionale Destisti Italiani), AIOP (Associazione Italiana Odontoiatria Protesica), Bio Emulation e Comune di Cortona  con il sostegno di Banca Popolare di Cortona e Lion Club International Valdichiana Host.

L’evento internazionale ha un doppio valore sia per l’aspetto scientifico e medico sia perché l’organizzazione sosterrà con una donazione i progetti dell’Associazione Autismo Arezzo.

Cortona per un giorno sarà, quindi un centro di grande cultura odontoiatrica, dove relatori di grande fama, molti gli ospiti che verranno dall’estero.

Si parlerà di denti e di odontoiatria ai massimi livelli ma questo appuntamento ha qualcosa di speciale.

Grazie alla sensibilità dell’organizzazione guidata da Andrea Fabianelli e alla generosità di tante aziende ed organizzazioni come ANDI Toscana (Associazione Nazionale Dentisti Italiani), Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica, di BioEmulation, di Lions Club Valdichiana Host, della Banca Popolare di Cortona e del Comune di Cortona, parte dei ricavati di questo evento andranno a sostenere i progetti dell’Associazione Autismo Arezzo.

Un gesto straordinario che rappresenta anche una nuova idea di fare formazione e convegnistica: destinare parte dei ricavi di questi eventi congressuali a progetti di utilità sociale (naturalmente non solo quelli che riguardano persone con autismo). Una vera rivoluzione.

“I denti ce li curiamo sempre meno causa crisi, l’85% di chi rinuncia lo fa perché non ha soldi ha certificato l’Istat, ed ormai una persona su tre pur avendone bisogno si tiene il mal di denti e rinuncia all’odontoiatra: ma le cure dentarie sono un problema ancor più grande quando di mezzo c’è una persona con disturbi mentali.

E’ complicata l’igiene orale quotidiana, quindi al dentista si presentano situazioni estreme: ma non è agevole convincere per esempio una persona autistica a sottoporsi ad una seduta, a stare con la bocca aperta per il tempo necessario alle cure, ad evitare di deglutire l’acqua che serve a far funzionare le frese.

“Tra i pazienti autistici quelli più bisognosi di cure e attenzioni particolari sono i bambini”, dice il dott. Andrea Fabianelli, organizzatore del convegno dove molti odontoiatri che arriveranno anche dall’estero si confronteranno sulle tecniche ed i protocolli da adottare, in queste particolari situazioni.

“Un incontro per imparare ad aiutare. Perché quello che ci insegnano all’Università e che riusciamo ad affinare con la nostra esperienza su certi pazienti molto particolari rischia di non bastare”.

Quando abbiamo a che fare con questi malati capiamo appieno quali siano i limiti delle strutture odontoiatriche pubbliche e private, non organizzate per poter almeno sedare, se non anestetizzare il paziente autistico.

E’ di facile comprensione quanto una problematica altrimenti facilmente risolvibile diventi invece estremamente complessa per le famiglie di questi bambini”.

Il 19 Marzo i partecipanti a questo incontro a Cortona potranno approfondire conoscenze cliniche odontoiatriche entrando in contatto con il mondo di questa disabilità.

L’idea che verrà lanciata da Andrea Laurenzi, presidente dell’Associazione Autismo Arezzo è quella di farsi promotore assieme alle Associazioni professionali dei dentisi di un accordo con la  USL SUD EST TOSCANA affinchè venga organizzato nel territorio provinciale un servizio di cura odontoiatrica professionale ed adeguato per le persone autistiche.

“Non è semplice, ha dichiarato Andrea Laurenzi, convincere i più piccoli, ma in genere tutte le persone, a rispettare le regole base per mantenere sani denti e gengive e la situazione è molto più complicata se il paziente è una persona autistica.

In questi casi, sono necessarie cure odontoiatriche specializzate, che possano andare incontro ai bisogni di questi pazienti così speciali grazie a équipe di medici preparati anche dal punto di vista psicologico.

Il territorio della provincia di Arezzo non offre in questo senso un servizio adeguato a queste situazioni e costringe le famiglie a portare i propri cari affetti d autismo in strutture ospedaliere lontane con disagi e costi facilmente immaginabili.

La nostra idea è quella di portare attorno ad un tavolo tutti i soggetti che hanno competenze e responsabilità in questo ambito (ASL, Dentisti e famiglie) per poter dare vita a questo servizio fondamentale.”