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Banche: D’Arienzo (Pd), inaccettabile tassa sui conti correnti

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Roma, 7 ott. (AdnKronos) – “Banco Popolare, UniCredit e Ubi hanno unilateralmente aumentato i costi dei loro conti correnti motivandolo con la necessità di rientrare sui costi del ‘Fondo Nazionale di Risoluzione’ utilizzato per la risoluzione di Banca Etruria, Banca Marche, Cari Chieti e Cari Ferrara”. Ad affermarlo in una nota è il deputato del Pd, Vincenzo D’Arienzo, che con “un’interrogazione urgentissima” al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan chiede al governo di fermare i prelievi in corso.
Milioni di famiglie e imprese, rileva l’esponente del Pd, “pagheranno una tassa voluta da queste banche e mai prevista dal Governo. Sorge una domanda: perché i costi per la risoluzione di quelle banche mal gestite devono essere accollati ai clienti e non solo al sistema bancario come prevedeva il decreto del Governo? Di fatto, il Banco scarica sui clienti parte del costo dei salvataggi bancari di questi ultimi mesi. Le banche interessate fermino tutto e si rimettano ad un confronto con il governo”.
“Con un’interrogazione urgentissima al Ministro Padoan -sottolinea D’Arienzo- ho chiesto al governo di fermare i prelievi in corso, impedire che altre banche facciano allo stesso modo e quali iniziative intende assumere per evitare la sgradevole certezza dei veronesi che a pagare le malefatte del sistema bancario siano loro che non c’entrano nulla con quelle banche mal gestite e, quindi, liquidate”.