Home Nazionale Delitto Gucci: custode ferito, neanche un euro da Reggiani dopo 21 anni/Adnkronos

Delitto Gucci: custode ferito, neanche un euro da Reggiani dopo 21 anni/Adnkronos

0

Milano, 15 mar. (AdnKronos) – In 21 anni non è riuscito a ottenere neppure un euro di risarcimento. Un’ingiustizia che sfiora il paradosso se si pensa che a dover pagare è Patrizia Reggiani, vedova di Maurizio Gucci. Un calvario tra le aule del tribunale che non ferma Giuseppe Onorato, l’ex custode dello stabile di via Palestro a Milano dove, il 27 marzo 1995, lo stilista fu ucciso a colpi di pistola. Si tratta di un quinto dello stipendio che la Reggiani percepisce lavorando per la griffe Bozart. Il solo patrimonio della vedova Gucci, la donna che ha trascorso in carcere 16 dei 26 anni di condanna e che si è vantata di non aver mai lavorato un solo giorno della sua vita.
L’ultima beffa è di pochi giorni fa: è impossibile recuperare la somma, pari a 120 euro mensile, stabilita dal giudice. Il pignoramento è negativo e l’indennizzo resta un miraggio per l’ex portiere, oggi 72enne, rimasto ferito nell’agguato. “E’ incredibile che dopo 21 anni – racconta Onorato all’Adnkronos – riesco solo ad accumulare spese legali per pagare i miei avvocati e a non ricevere neppure un euro dalla Reggiani. Ancora una volta la giustizia mi dà ragione, ma la legge per qualcuno non vale. C’è chi come me rispetta la giustizia e chi invece se ne continua a prendere gioco”.
Lo scorso 4 marzo, l’ufficiale giudiziario ha cercato di far ‘rispettare’ la sentenza del giudice Simonetta Scirpo. La Argea, società che opera nella moda e della bigiotteria con il marchio Bozart, ha sede legale in via Paleocapa e sede operativa in via Goldoni. In via Paleocapa la società “risulta irreperibile”, spiega Onorato difeso dall’avvocato Livia Verrilli; neppure la notifica in via Goldoni va a buon fine. “La Argea non è presso la Bozart”, si legge nel verbale di pignoramento. Da quanto emerge “la società non possiede alcun bene immobile, mobile e crediti”, ha un conto corrente “ma è inattivo”. I soldi per risarcire Onorato sarebbero stati accantonati, ma degli euro nessuna traccia.