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Giostra: quando si è corsa il 27 agosto

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Giostra: quando si è corsa il 27 agosto

Delle 131^ Giostre corse sino ad oggi solo una si è disputata il 27 agosto. Non era sabato e non si correva in notturna. Nel 1985 infatti viene presa la decisione di correre non una ma due edizioni della Giostra. Date e modalità di quella prima annata ricalcano quello che oggi: prima edizione a giugno (29 in notturna) e seconda, classica, la prima domenica di settembre. Per limitare i costi del doppio allestimento della piazza dal 1986 al 1994 le due Giostre sono distanziate di una sola settimana correndo l’ultima domenica di agosto e la prima di settembre. E’ anche il periodo nel quale si verifica una percentuale altissima di “cappotti” ben 3 in 9 anni di cui 2 ottenuti da Porta Sant’Andrea (1987-1994) ed uno da Porta Crucifera (1986). Questa eccezionalità è tanto più evidente se si pensa che da quando le due edizioni furono distanziate (1995) si è dovuto attendere ben 17 anni per vedere un Quartiere uscire vincitore in entrambe le Giostre. Nel 2012 il tabù fu infranto da Santo Spirito. Elia Cicerchia e Gian Maria Scortecci vincono entrambe le edizioni dimostrando sin dal loro esordio le loro potenzialità. Ad oggi possono vantare una media vittorie superiore al 50% avendo riportato il successo in 5 delle 9 Giostre disputate.

Ma torniamo al 27 agosto 1989. E’ una giostra con molte novità alcune delle quali sono tutt’oggi in essere. Succede che l’anno precedente si aggiudicano la vittoria Porta Crucifera e Prta del Foro grazie a due lance difettose. Tra l’altro quella di Eugenio Vannozzi (Porta Crucifera) si spezza sotto l’impugnatura quindi improbabile che l’evento sia dovuto al colpo. Questo evento ed il fatto che ormai il 4 sta divenendo un punto “facile” porta ad una variazione del cartellone e delle regole sul raddoppio del punteggio. Si decide quindi di stringere le strisce che delimitano il 4, allargare il cerchio del 5 e di assegnare il punteggio inferiore nel caso in cui il colpo di lancia si fermi sulla linea di demarcazione tra due punteggi. Per le lance si decide che se questa si spezza al di sotto dell’impugnatura non si procederà al raddoppio del punteggio ottenuto. L’allargamento del cerchio del 5 dovrebbe, nelle intenzioni, invogliare i giostratori a rischiare di più. Ma seppure nessuno tenti la sorte ed i colpi di lancia siano ben lontani dal massimo punteggio la variazione del cartellone da i suoi frutti. Dopo molte edizioni nelle quali il 4 + 4 era quasi la norma si assisterà ad una giostra con punteggi molto bassi e che verrà vinta con “solo” 7 punti.

L’ordine delle carriere vede Porta Sant’Andrea ad aprire la contesa seguita Porta Crucifera, Porta del Foro e Porta Santo Spirito. Primo giostratore ad affrontare il buratto è Franco Ricci il quale marca soltanto 2 punti. A seguire Marco Filippetti che colpirà l’unico 4 della prima tornata. Quindi Paolo Parigi anche lui solo 2 punti e Mario Giacomini che Lancia d'Oro dedicata alla Battaglia di Campadlinomarca un 3. Porta Crucifera si ritrova quindi in testa prima che scendano in lizza gli altri cavalieri. Martino Gianni colpisce il 4 ma la speranza biancoverde di rientrare in corsa per la vittoria dura pochissimo infatti Eugenio Vannozzi con il 3 porta i rossoverdi avanti. Arduo il compito di Mario Capacci al quale serve solo il 5 per poter spareggiare. Il giostratore giallo cremisi marca però 4 punti. Ultimo in lizza è Silvano Gamberi uno che il 4 lo ha sempre colpito con una certa regolarità ma questo pomeriggio anche per lui la fortuna non gira dalla parte giusta e la sua lancia si ferma sul 3. Porta Crucifera si aggiudica così la Lancia d’Oro dedicata alla Battaglia di Campaldino che si disputò l’11 giugno 1289 tra i Guelfi (prevalentemente fiorentini) ed i Ghibellini (in maggioranza aretini) ed alla quale partecipò, tra le file dei Guelfi fiorentini, Dante Alighieri. Visto l’esito della battaglia che vide l’esercito aretino soccombere a quello fiorentino non poche polemiche suscitò questa dedica nel periodo antecedente la Giostra.