Roma, 2 feb. (AdnKronos) – “Il calo degli occupati nel mese di dicembre non è solo un isolato campanello d’allarme, ma la dura realtà dei numeri su cui si schiantano le chiacchiere del Premer”. Lo afferma la senatrice Anna Maria Bernini, vicepresidente vicario del gruppo di Forza Italia a Palazzo Madama.
“Ormai si sta svelando ogni giorno di più – incalza l’azzurra – anche agli occhi dei nostri partner internazionali, il bluff di un presidente del consiglio che in due anni non ha portato risultati concreti, che dice sempre sì a Bruxelles e solo a cose fatte dall’Italia si esibisce in improbabili ed intempestivi ruggiti anti europei. I dati dell’Istat confermano infatti che il Jobs act è troppo debole per produrre un impatto sul mercato del lavoro, non rimuovendo alcuno degli ostacoli reali che limitano la competitività del nostro sistema produttivo”.
“Eppure i miliardi di euro spesi per la decontribuzione, tutti a carico della fiscalità generale e quindi di noi cittadini italiani contribuenti, avrebbero dovuto produrre – secondo Bernini – effetti positivi almeno nella parte finale del 2015, dove già si era registrato un arretramento del Pil. La riduzione al 40% dell’esonero contributivo – e la sua riduzione da tre a due anni – porterà ad una ulteriore flessione dei contratti nel 2016, nonostante condizioni esterne – concambio euro dollaro, costo petrolio e innesti di liquidità – mai così favorevoli. Renzi abbia il coraggio di riconoscere la portata dei suoi errori, per evitare un ancor più dannoso accanimento terapeutico”.